Spalla congelata

Cos'è?

La spalla congelata è una patologia che colpisce la capsula articolare, provocando dolore e difficoltà di movimento dell’articolazione della spalla. In soggetti sani la capsula articolare, la struttura che avvolge l’articolazione e ne sostiene i movimenti, è elastica e quindi numerosi movimenti sono possibili. Quando invece viene colpita dalla malattia, la capsula non è più in grado di agevolare la rotazione poiché il tessuto connettivo si inspessisce creando rigidità.

Sintomi

Il sintomo più evidente della spalla congelata è la difficoltà di movimento accompagnata dal dolore. Quest’ultimo può diventare tanto acuto da impedire la normale vita quotidiana con semplici movimenti ed intensificarsi di notte se si dorme sul fianco. Statisticamente il disturbo sembra colpire in maniera più frequente la spalla del braccio non dominante e in casi rari entrambi. Inoltre, ciò che indirizza solitamente lo specialista alla diagnosi è spesso ladifficoltà di movimento passivo, ossia una rigidità durante l’azione operata dal medico stesso. Spesso è presente anche un rigonfiamento localizzato nell’area più esterna della spalla.

Nella fase iniziale della malattia, la più difficile per il paziente, il dolore si presenta con tanta intensità da condizionare tutti i movimenti del soggetto fino alla perdita della mobilità della spalla in circa 3 mesi. Nella cosiddetta fase di congelamento, che può durare anche sei mesi, il dolore tende a scemare lentamente, ma di contro si assiste ad un aumenta della rigidità dell’articolazione. In seguito, nei mesi successivi sarà evidente una graduale e lenta ripresa della mobilità.

Quali sono le cause

La causa all’origine della spalla congelata è ad oggi ancora sconosciuta. In alcuni casi si è visto che si sviluppa successivamente a traumi alla spalla di vario tipo come una frattura o una lussazione, ma restano questi casi rari. È possibile tuttavia, individuare alcuni fattori di rischio. Le donne con età compresa tra i 40 e i 50 anni sembrano essere le più colpite. Malattie cardiovascolari, diabete, disfunzioni della tiroide e l’assunzione di determinati farmaci rappresentano ugualmente possibili precursori. La spalla congelata può essere prevenuta con un trattamento precoce. È importante consultare uno specialista quando vengono rilevati dei sintomi.

Trattamenti per la spalla congelata

La spalla congelata viene solitamente trattata con un mix di tecniche. Eseguire almeno 3 volte al giorno esercizi di stretching su indicazione del terapista aiutano a mantenere l’articolazione attiva ed a non perdere il tessuto muscolare. L’applicazione di impacchi di calore prima e dopo gli esercizi di allungamento risulta inoltre particolarmente utile al fine di aiutare il rilassamento e lo sblocco articolare. Nei casi più gravi lo specialista potrà infine decidere di intervenire con gli ultrasuoni, la laserterapiao iniezioni di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori per aiutare il paziente nella fase acuta della malattia.

Recupero post-operatorio: il ritorno alla normalità

Fisioterapia: È fondamentale per il recupero. Gli esercizi mirati mirano a ripristinare gradualmente la gamma completa di movimento della spalla. La terapia fisica può includere stretching, esercizi di mobilizzazione e tecniche per migliorare la flessibilità e la forza.

Medicazioni e farmaci: Dopo l’intervento chirurgico, potrebbero essere necessari farmaci per gestire il dolore e l’infiammazione. Inoltre, il medico potrebbe raccomandare iniezioni di corticosteroidi direttamente nell’articolazione per ridurre l’infiammazione.

Trattamenti alternativi

L’alternativa all’artroscopia della spalla è una qualsiasi tecnica chirurgica convenzionale. Tuttavia, ciascuna di esse presuppone una maggior invasività nell’articolazione e un post-operatorio più complesso, con più dolore e tempo di immobilizzazione dell’arto.

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